IL CHAKRA DEL TERZO OCCHIO
Demone: Pensiero reattivo condizionato
Virtù: Intuizione
Nome sanscrito: Ajna
Significato: Centro del comando
Localizzazione: Centro della fronte sopra gli occhi
Elemento: Luce
Funzione: Intuizione, visione
Ghiandole: Ipofisi, ghiandola pineale
Colore: Indaco
Cibi: Digiuno
Verbo: IO VEDO
Pietra: Zaffiro
Ed eccoci arrivati al sesto chakra, nel nostro percorso attraverso i nostri principali centri di potere. (Come sempre ti ricordo che qui c’è un riassunto di quanto è contenuto nel webinar dedicato ad ogni centro. Per approfondire con anche gli esercizi pratici e la meditazione legata ad ogni centro specifico vedi il percorso “Alchimia e Centri di Potere“)
Il Sesto Chakra, il chakra del Terzo occhio, ha come demone il pensiero reattivo condizionato.
Il pensiero reattivo condizionato nasce da meccanismi e schemi di pensieri creati da noi stessi, dalle nostre esperienze passate, di cui non siamo nemmeno consapevoli che si formano prevalentemente nei primi anni di vita. Viene prodotto internamente, come se ci fossero degli stampi che creano i nostri pensieri, sovente sempre gli stessi, spesso negativi e giudicanti e non salutari per noi e per gli altri. L’intuizione invece viene ricevuta, va oltre questi “stampi”, è come se ci fosse un canale che ci permette di accedere a quell’intelligenza superiore di cui spesso parlo e di ricevere pensieri “puri”.
Ajna è il centro di percezione e visione oltre che di comando.
“Venga il tuo regno” è la frase del Padre Nostro collegata al sesto chakra ed è un invito alla connessione con il divino. Quando ci “togliamo di mezzo” come spesso spiego anche nel libro Riprendi il tuo Potere cioè non diamo spazio all’ego, allora è possibile questa connessione.
E’ il 6° chakra che indica il togliersi dal pensiero razionale, che conduce al Regno: è la porta tra il fuori e il dentro.
Ora vediamo cosa succede a livello fisico.
L’ipofisi è la ghiandola endocrina principale che comanda le altre ghiandole.
L’epifisi, o ghiandola pineale, secerne due ormoni, la serotonina e la melatonina. La prima è l’ormone della felicità, del benessere; la seconda regola i cicli del sonno e della veglia, avendo un effetto anche sedativo per il corpo. Sia per la forma che possiede sia a livello di tessuti, l’ipofisi assomiglia ad un occhio ed infatti elabora input visivi. Perché quindi un occhio rivolto verso l’interno?


Dagli antichi è spesso stata designata come sede dello spirito, destinata ai poteri di chiaroveggenza. La pigna, tipica forma a cui viene associata la ghiandola pineale, si ritrova anche nella cultura cristiana, simboleggiando il potere. La troviamo rappresentata in varie occasioni. (Qui sotto vediamo degli esempi: il cortile della pigna nei musei vaticani e sul bastone del Papa)
Con il terzo occhio possiamo quindi avere accesso ad un intuizione che va oltre il pensiero reattivo condizionato e accediamo ad un pensiero intuitivo.
“Chiudi entrambi gli occhi per vedere con l’altro occhio” Rumi
Come sempre passiamo alla pratica. (Se vuoi approfondire la teoria trovi molta letteratura dedicata a questo argomento)
Ricordiamo i 3 PASSI DELL’EVOLUZIONE:
1.RIPULIRE
2.COSTRUIRE
3.CONDIVIDERE
Come lo applichiamo al 6° Chakra?
1.Ripulire
A livello fisico:
La ghiandola pineale ha un punto debole: trattiene il fluoro che si trasforma in cristalli e si calcifica. La ghiandola quindi smette di funzionare e non permette di accedere alla visione intuitiva. Quando la ghiandola funziona bene è possibile avere stati di coscienza molto puliti e chiari.
Importante: stiamo attenti quindi al fluoro che si trova nei dentifrici e all’acqua che può avere alti livelli di fluoro e calcio. Preferiamo dentifrici naturali e acqua a osmosi inversa o “informata”.
Ripulire i pensieri:
Gli schemi di pensiero che generano il pensiero reattivo condizionato possono essere sostituiti da nuovi schemi di pensiero che possiamo creare in modo conscio utilizzando la nostra più grande alleata: la Consapevolezza, ovvero essere coscienti di quali pensieri si formano nella nostra mente.
Cosa può aiutarci a essere più attenti ai nostri pensieri?
2. Costruire
1. Osservare le emozioni, diventando osservatori calmi e attenti.
- Primo passo: Riconoscere le emozioni non salutari. Le emozioni “negative” sono dei campanelli d’allarme, degli avvertitori, possiamo vederli come degli aiuti per riportarci ad osservarci dentro. Diamo all’emozione un nome. Come mi sento? Cosa sto provando ora? Rabbia? Frustrazione? Paura? Tristezza? Intanto dandogli un nome riconosco che ho un ospite dentro di me e io NON SONO quell’emozione. La sto solo ospitando. Io sono il contenitore che la contiene. Arriva e va. Le emozioni passano, il contenitore (neutro) rimane.
- Secondo passo: Chiediti: Cosa mi porta a vivere queste emozioni? In questo modo faccio chiarezza su quale è il percorso della mia mente per arrivare a provare quella emozione. Mi potrò rendere conto che spesso sono credenze, giudizi, aspettative su come dovrebbe essere la realtà o come dovrebbero agire le persone. Molto spesso mi accorgo che la mia credenza è che deve succedere qualcosa all’ESTERNO di me perchè io possa provare una emozione positiva DENTRO di me. E mi accorgo che sono DIPENDENTE da qualcosa di esterno che non posso controllare. Leggi il mio esempio personale di quanto è stata la mia disperazione e della mia presa di coscienza illuminante, proprio nelle primissime pagine del libro Riprendi il tuo Potere (le trovi anche nel report gratuito che puoi scaricare gratuitamente)
2. Silenzio
Il silenzio è molto potente per ripulire i pensieri. Almeno 24 ore di silenzio assoluto sono un balsamo per la mente, il corpo e lo spirito e ci permettono di avere accesso ad un’intuizione più profonda.
Se non è possibile rimanere in silenzio assoluto, spegnere il cellulare.
Le risposte arrivano quando siamo in una modalità di apertura e di ascolto e smettiamo di riempire la nostra vasca con l’acqua che noi continuiamo a immettere. Togliamo il tappo dalla vasca, lasciamo scorrere l’acqua, solo così possiamo permettere alla vasca di riempirsi di nuova acqua fresca e pulita.
2. Luoghi di forte energia
Possiamo aiutarci stando in luoghi dove l’energia è molto forte. Anche se il nostro pensiero è offuscato ma l’energia esterna è potente allora può aiutarci a fare un solco nei nostri pensieri ripetitivi condizionati.
Allenati con cose piccole
Cosa possiamo fare?
- Fai attenzione ai messaggi e “ubbidisci”. I messaggi arrivano, si presentano ovunque. Farfalle, piume, cuori, arcobaleni sono solo alcuni dei possibili messaggi pronti per essere visti da te. Che cosa ti stanno dicendo? A cosa stavi pensando? Che cosa hai chiesto?
- Scrivi sul Diario di Bordo le intuizioni e i messaggi. Le intuizioni arrivano spesso senza cercarle, senza pensarci razionalmente (ovviamente :-)) e molto più spesso di quanto pensiamo. Dobbiamo solo imparare ad accorgercene, a notarle. Scrivendole alla fine della giornata, diventerà sempre più più semplice riconoscerle. La nostra attenzione sarà sempre più raffinata e cominceremo a fidarci di più e a lasciare che tutto fluisca in modo molto più semplice.
- Trova il tuo sistema per chiedere e connetterti. Ognuno di noi trova il modo migliore per se stesso per essere in ascolto e aprirsi ad uno stato di maggior consapevolezza che porta verso l’intuizione. Il bello è anche scoprire quello perfetto per te. Puoi utilizzare le Carte degli Angeli oppure restare in silenzio e in ascolto davanti ad un’icona sacra, oppure sederti tranquillo vicino ad un albero che ti piace particolarmente. Tutto va bene, è semplicemente una porta per te per permetterti di aprirti all’ascolto.
- Riconoscere il proprio segnale quando sei nello stato di connessione. Per me è l’apertura delle narici, entra più aria e la percepisco sulle parete interne nasali, per altri sono formicolii, i peli delle braccia che si rizzano, o altri segnali del corpo. Dobbiamo solo accorgerci, notandoli ogni volta che succedono, diventerà più semplice riconoscerli man mano che accadono.
3.Condividere
Quando siamo in questo stato ricettivo e di ascolto, allora possiamo diventare luci che guidano anche gli altri. Connettendoci agli altri con questo nuovo occhio, che è collegato e connesso a qualcosa di superiore, allora potremo vederli con una luce nuova ed influenzeremo il loro campo elettromagnetico.
Namasté, il saluto originario tipico di molte zone dell’Asia, significa proprio “saluto le qualità divine che sono in te”. Il significato ultimo del saluto è quello di riconoscere la sacralità di ognuno di noi.
Se hai già acquistato il libro, hai frequentato uno dei percorsi online o dal vivo o in ogni caso stai mettendo in pratica gli strumenti Love Management®, richiedi la tua iscrizione al Gruppo Chiuso Facebook Love Management® Training per restare in contatto con chi come te sta facendo lo stesso percorso di crescita e iniziare a CONDIVIDERE!
Nel prossimo articolo vedremo il Settimo Chakra, il Chakra della Corona, collegato alla CONNESSIONE.
Ascolta e guarda con occhi nuovi, quelli della mente consapevole.
Osserva le tue emozioni, rimani in silenzio ed entra in connessione con te stesso e tutto ciò che ti circonda.
LOVE,
Miranda
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Il cambiamento avviene solo quando iniziamo a mettere in pratica.
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PPS:
Se vuoi approfondire, scoprire la connessione tra chakra e Padre Nostro, imparare a ripulire i tuoi centri di Potere, i chakra, e rienergizzarli vedi il percorso “Alchimia e Centri di Potere“